CRAVE
dall’opera di Sarah Kane
diretto e interpretato da Leda Kreider
assistente alla regia Antonio Perretta | scene Paolo di Benedetto
sound designer Gianluca Agostini | compositrice e violinista Virginia Sutera | visual Raffaella Rivi
una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
in collaborazione produttiva con TrentoSpettacoli
e con il sostegno di Centro Santa Chiara Trento
progetto selezionato nell’ambito del bando Maturazione 2024
parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto
per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022)
PRIMA NAZIONALE: dal 10 al 15 febbraio 2026 | Teatro delle Passioni | Modena
17 febbraio 2026 | Teatro Cuminetti | Trento
Un canto d’amore, desiderio e perdita diretto e interpretato dall’attrice italo-americana Leda Kreider ispirato a una delle opere più taglienti di Sarah Kane.
«Non ho musica, Cristo, vorrei avere la musica. Invece ho solo parole» scrive la drammaturga britannica Sarah Kane. Proprio le parole, nude e taglienti, sono il cuore pulsante di Crave, opera che scava nell’abisso dell’amore, del desiderio e della perdita, diretta e interpretata da Leda Kreider, attrice italo-americana abile nell’abitare lingue, stati, identità molteplici. Quattro voci – A, B, C, M – si rincorrono, si sovrappongono, si contraddicono in un flusso musicale frammentato, simile a una partitura emotiva. Una di queste resta in inglese, la lingua originale del testo, creando un campo di tensione e di risonanza con l’italiano, un dialogo tra le due anime linguistiche dell’interprete. La scena, rarefatta, attraversata da strutture mobili, paesaggi sonori e immagini proiettate, diventa un ambiente mentale in cui corpo, parola e suono si inseguono. Un canto amaro, visionario, per dare forma a una radicale riflessione sul presente: «solo l’amore può salvarmi, ed è l’amore che mi ha distrutto».
Leda Kreider (1991) si diploma all’Accademia del Teatro Verdi di Padova nel 2014 e alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Carmelo Rifici nel 2017. Tra le varie esperienze formative studia con Luca Ronconi, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza, Peter Stein, Fausto Paravidino, Massimo Popolizio, Annamaria Guarnieri, Pupi Avati, Lucia Calamaro, Massimiliano Civica. Dopo il periodo accademico prende parte allo spettacolo Uomini e No al Piccolo Teatro di Milano con la regia di Carmelo Rifici, con il quale debutterà nuovamente a gennaio 2020 in Macbeth, le cose nascoste al LAC di Lugano. È Porzia in Giulio Cesare di Shakespeare, con la regia di Alex Rigola, al Teatro Stabile del Veneto. Aderisce al progetto di movimento espressivo Choros, il luogo dove si danza, coreografie e regia di Alessio Maria Romano. Nel luglio 2018 debutta alla Biennale Teatro di Venezia in Orestea – Agamennone, Schiavi, Conversio della Compagnia Anagoor, regia di Simone Derai, in scena a Parigi e Mulheim. Ha seguito come collaboratrice-assistente alla regia Cuore di Cane, regia di Giorgio Sangati al Piccolo Teatro di Milano, e Se Questo è un Uomo, regia di Valter Malosti al TPE di Torino. A maggio 2019 debutta al Teatro Fabbricone di Prato nel ruolo di Margherita in Scene da Faust con la regia di Federico Tiezzi. Nel 2020 al Teatro della Tosse di Genova cura il movimento per gli attori ne I Rifiuti, la Città e la Morte di Fassbinder con la regia di Giovanni Ortoleva, con il quale torna a lavorare nel 2022 diretta in Lancillotto e Ginevra. Nel 2021 incontra Laura Sicignano allo Stabile di Catania e debutta nello spettacolo Donne in Guerra, e nel 2022 debutta in Ifigenia in Tauride al Teatro Greco di Siracusa diretta da Jacopo Gassmann. Nel 2023 è protagonista con Anna Bonaiuto, Sandro Lombardi, Marco Foschi e Anna Della Rosa in PRIMA, scritto e diretto da Pascal Rambert, col quale debutta al Piccolo Teatro Grassi a Milano. Nel 2024 debutta nel ruolo di Lisa in Demoni diretta da Claudio Autelli per il CTB di Brescia.
