CHI AMA BRUCIATs_Chi ama brucia (1)
Discorsi al limite della Frontiera

spettacolo del gruppo teatrale nomade ORTIKA / Alice Conti

con il patrocinio di Amnesty International

in scena Alice Conti
ideazione e regia Alice Conti
testo Chiara Zingariello
luci, audio, scene Alice Colla
costumi Eleonora Duse

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L’indigeno è l’essere chiuso in un recinto _ F.Fanon


C’è un destino nell’assegnazione di uno spazio. Lo spazio definisce o meglio ridefinisce le persone che lo occupano. E in Italia mezzo milione di persone sono passibili di internamento fino a un anno e mezzo in un Campo come quello che la Crocerossina ci racconta qui: un Centro di Identificazione ed espulsione (CIE). Queste persone sono i clandestini, una categoria che questo luogo serve a creare e che non esiste se non in relazione a questo luogo. Tratto da una reale intervista a una lavoratrice del Campo, il primo Discorso al Limite della Frontiera vuole aprire uno squarcio su uno scenario invisibile della nostra contemporaneità. Il Campo introduce nello spazio civile della città, un’eccezione inquietante e antica: le persone vi sono recluse non per qualcosa che hanno fatto ma per qualcosa che sono.

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